Anno scolastico 2012 – 2013
Museo Villa Colloredo Mels, Museo Beniamino Gigli, Museo Diocesano

Per info e prenotazioni: 
Associazione Spazio Cultura, Via Gregorio XII - Tel. 071.7575698 – 071.7570410 Email: spaziocultura@virgilio.it

Durata: 2 ore circa, Costo per bambino partecipante: € 3,50

“Le cose sono come i luoghi: c’è sempre qualche fantasma che le abita… Ci sono i fantasmi delle cose stesse: esse un tempo sono state nuove, sono state intere, sono state in uso. Nelle cose, poi, ci sono i fantasmi di chi le ha create…delle persone per le quali sono state create…infine, delle persone che le hanno raccolte”.
(da I fantasmi e le cose, Maria Clara Ruggieri Tricoli)

I musei sono luoghi abitati: dagli oggetti e dalle opere, dal pubblico che li visita, dal personale che vi lavora. Ma anche – e soprattutto – dalla vita che ha animato tali oggetti, che li ha fatti nascere, esistere, sopravvivere alla scomparsa e all’oblio.
L’educazione estetica e il contatto con l’arte sollecitano la sensibilità, contribuiscono a formare il modo di immaginare e di pensare, creano conoscenza del mondo e influenzano il modo in cui ognuno vede e interpreta, conosce il mondo stesso. Il museo, in questo senso, diventa una vera e propria palestra di stimoli, idee, creatività e i mediatori che conducono le attività sono paragonabili a trainer che propongono, stimolano e incoraggiano nuove esperienze e allenano la sensibilità dei partecipanti.
I bambini, a tu per tu con le opere, possono cominciare a dialogare con un curioso “popolo” di personaggi non più muti e andare a frugare nella vita delle cose, ripercorrerne la storia, cercare di coglierne il senso da parte di chi le ha concepite, utilizzate e collezionate nei secoli … per trovarne uno “loro”, moderno con il quale poter leggere meglio il presente.
Le attività proposte sono state pensate per le classi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ma ogni attività può essere calibrata in base alle esigenze della classe e degli insegnanti.

Obiettivi
- sensibilizzare bambini e ragazzi sull’importanza di conservare, valorizzare e conoscere il patrimonio artistico;
- stimolare la capacità di osservazione, di comprensione e di immaginazione;
- avvicinare bambini e ragazzi all’arte nel segno del divertimento;
- potenziare la capacità di concretizzare concetti astratti;
- stimolare la fantasia attraverso l’attività pratica ed espressiva del laboratorio;
- scoprire le potenzialità creative di materiali inusuali.

Scuola dell'infanzia

CHI HA PAURA DEL GATTO?

Chi l’avrebbe mai detto che al museo si possono incontrare animali che hanno storie straordinarie da raccontare? Una volta scovati gli animali, e ascoltata la storia che hanno da raccontarci, andremo alla scoperta della funzione che essi rivestono all’interno dell’opera per analizzarne il significato.
Il laboratorio si concluderà con la realizzazione di una riproduzione bidimensionale o tridimensionale di un animale osservato al museo attraverso l’utilizzo di differenti materiali.

GUARDA CHE FACCIA!

Il volto umano e il linguaggio gestuale sono espressione dell’identità e possono essere lo strumento interpretativo del contenuto dell’opera d’arte. All'interno del museo ci si soffermerà sui volti più rappresentativi di emozioni e significati...saranno in grado i ragazzi di riprodurre, dipingere, mimare e ricomporre tutti questi sentimenti?
Nel laboratorio, con l’uso delle mani, si realizzeranno dei volti con i quali costruiremo il catalogo completo delle facce da museo!

LA BORSA DEI COLORI
Immaginiamo di essere nella bottega di Lorenzo Lotto, tra mille pigmenti colorati, tavolozze, pennelli, bottiglie di solventi, telai, antiche ricette segrete e arnesi dai nomi stranissimi. Il pittore ci guiderà alla scoperta degli ingredienti e degli strumenti utilizzati per comporre delle vere e proprie ricette segrete. Analizzeremo così la varietà dei suoi colori, le sensazioni che ci trasmettono e le tecniche utilizzate per la realizzazione delle opere d’arte.
Il laboratorio si concluderà con la preparazione di alcuni colori e le nostre mani diventeranno dei pennelli con cui sperimenteremo le tecniche di realizzazione di un’originale opera d’arte.

ARTE IN CORNICE

Questo laboratorio nasce dall’idea di proporre un’esperienza dedicata alla percezione delle opere d’arte, focalizzando l’attenzione su un elemento spesso trascurato e “non visto”: la cornice.
La cornice è una finestra aperta attraverso la quale osservare il dipinto. Come cambia la percezione dell’opera, cambiando le cornici? Come sono le cornici dei capolavori di Lorenzo Lotto? E se proviamo a sostituirle con cornici barocche o futuriste? Perché nell’arte contemporanea sono spesso assenti? I bambini osservano, sperimentano, creano, scombinano… nella cornice del museo!

Scuola Primaria (classi I e II)

CHI HA PAURA DEL GATTO?

Chi l’avrebbe mai detto che al museo si possono incontrare animali che hanno storie straordinarie da raccontare? Una volta scovati gli animali, e ascoltata la storia che hanno da raccontarci, andremo alla scoperta della funzione che essi rivestono all’interno dell’opera per analizzarne il significato.
Il laboratorio si concluderà con la realizzazione di una riproduzione bidimensionale o tridimensionale di un animale osservato al museo attraverso l’utilizzo di differenti materiali.

GUARDA CHE FACCIA!

Il volto umano e il linguaggio gestuale sono espressione dell’identità e possono essere lo strumento interpretativo del contenuto dell’opera d’arte. All'interno del museo ci si soffermerà sui volti più rappresentativi di emozioni e significati...saranno in grado i ragazzi di riprodurre, dipingere, mimare e ricomporre tutti questi sentimenti?
Nel laboratorio, con l’uso delle mani, si realizzeranno dei volti con i quali costruiremo il catalogo completo delle facce da museo!

LA BORSA DEI COLORI
Immaginiamo di essere nella bottega di Lorenzo Lotto, tra mille pigmenti colorati, tavolozze, pennelli, bottiglie di solventi, telai, antiche ricette segrete e arnesi dai nomi stranissimi. Il pittore ci guiderà alla scoperta degli ingredienti e degli strumenti utilizzati per comporre delle vere e proprie ricette segrete. Analizzeremo così la varietà dei suoi colori, le sensazioni che ci trasmettono e le tecniche utilizzate per la realizzazione delle opere d’arte.
Il laboratorio si concluderà con la preparazione di alcuni colori e le nostre mani diventeranno dei pennelli con cui sperimenteremo le tecniche di realizzazione di un’originale opera d’arte.

ARTE IN CORNICE

Questo laboratorio nasce dall’idea di proporre un’esperienza dedicata alla percezione delle opere d’arte, focalizzando l’attenzione su un elemento spesso trascurato e “non visto”: la cornice.
La cornice è una finestra aperta attraverso la quale osservare il dipinto. Come cambia la percezione dell’opera, cambiando le cornici? Come sono le cornici dei capolavori di Lorenzo Lotto? E se proviamo a sostituirle con cornici barocche o futuriste? Perché nell’arte contemporanea sono spesso assenti? I bambini osservano, sperimentano, creano, scombinano… nella cornice del museo!

COME MI VESTO OGGI?

Entrare nel Museo significa immergersi in un’atmosfera magica, in un passato senza tempo che avvolge ed emoziona. Per non perderci tra i mille personaggi che popolano le sale seguiamo il filo del rapporto tra l’abito e il corpo. Fin dalle origini l’abito ha la duplice funzione di coprire la nudità e di proteggere il corpo. Obbligo morale, oltre che pratico, confronteremo continuamente il passato e il presente osservando i dipinti che raffigurano santi, avvolti dalle loro vesti, cavalieri, stretti nelle loro armature e Madonne vestite come eleganti regine. Dall’osservazione attenta delle caratteristiche dell’abito e degli accessori indossati dai personaggi ricaveremo le concezioni che esso esprime sul corpo e sull’uomo. Nel laboratorio ricostruiremo con mille materiali abiti o accessori da far indossare ai nostri modelli.

Scuola Primaria (classi III-IV-V)

CHI HA PAURA DEL GATTO?

Chi l’avrebbe mai detto che al museo si possono incontrare animali che hanno storie straordinarie da raccontare? Una volta scovati gli animali, e ascoltata la storia che hanno da raccontarci, andremo alla scoperta della funzione che essi rivestono all’interno dell’opera per analizzarne il significato.
Il laboratorio si concluderà con la realizzazione di una riproduzione bidimensionale o tridimensionale di un animale osservato al museo attraverso l’utilizzo di differenti materiali.

COME MI VESTO OGGI?

Entrare nel Museo significa immergersi in un’atmosfera magica, in un passato senza tempo che avvolge ed emoziona. Per non perderci tra i mille personaggi che popolano le sale seguiamo il filo del rapporto tra l’abito e il corpo. Fin dalle origini l’abito ha la duplice funzione di coprire la nudità e di proteggere il corpo. Obbligo morale, oltre che pratico, confronteremo continuamente il passato e il presente osservando i dipinti che raffigurano santi, avvolti dalle loro vesti, cavalieri, stretti nelle loro armature e Madonne vestite come eleganti regine. Dall’osservazione attenta delle caratteristiche dell’abito e degli accessori indossati dai personaggi ricaveremo le concezioni che esso esprime sul corpo e sull’uomo. Nel laboratorio ricostruiremo con mille materiali abiti o accessori da far indossare ai nostri modelli.

UN GIORNO CON I PICENI

Tra il IX e il X secolo a.C. una nuova popolazione di guerrieri, commercianti, allevatori e pastori venne ad abitare le colline recanatesi: i Piceni. Ma chi erano? Come trascorrevano le loro giornate? E soprattutto, perché vennero ad abitare proprio a Recanati? Osservando i reperti conservati al Museo di Recanati ricostruiremo una giornata tipo di una famiglia picena e ricreeremo, con differenti materiali alcuni degli oggetti osservati al museo.

TUTTI IN SCENA!

Chi non conosce la storia del tragico amore di Romeo e Giulietta? Recanati è la città natale del celebre tenore Beniamino Gigli che ha interpretato il ruolo di Romeo in numerose opere, con vari allestimenti e costumi. All’interno della splendida cornice del Teatro Persiani si osserveranno i diversi costumi indossati dal tenore nel corso della sua lunga carriera e in particolare quelli usati per interpretare lo sfortunato innamorato. Dopo una breve introduzione all’opera lirica e ai personaggi più famosi che ne prendono parte, si realizzeranno i protagonisti delle opere con l’utilizzo di differenti materiali.

OPERE A SOQQUADRO

Un'opera d'arte si può leggere come un libro, l'importante è conoscerne l'alfabeto e aguzzare la vista! Ogni laboratorio prende in esame alcuni elementi dell’opera al fine di individuare, riconoscere e scoprire l’importanza dell’iconografia e delle simbologie utilizzate dagli artisti.
Al termine ai ragazzi verrà consegnata un’opera a soqquadro che dovrà essere risistemata o potrà essere usata come punto di partenza per un quadro originale.

Scuola Secondaria di I grado e II grado

COME MI VESTO OGGI?

Entrare nel Museo significa immergersi in un’atmosfera magica, in un passato senza tempo che avvolge ed emoziona. Per non perderci tra i mille personaggi che popolano le sale seguiamo il filo del rapporto tra l’abito e il corpo. Fin dalle origini l’abito ha la duplice funzione di coprire la nudità e di proteggere il corpo. Obbligo morale, oltre che pratico, confronteremo continuamente il passato e il presente osservando i dipinti che raffigurano santi, avvolti dalle loro vesti, cavalieri, stretti nelle loro armature e Madonne vestite come eleganti regine. Dall’osservazione attenta delle caratteristiche dell’abito e degli accessori indossati dai personaggi ricaveremo le concezioni che esso esprime sul corpo e sull’uomo. Nel laboratorio ricostruiremo con mille materiali abiti o accessori da far indossare ai nostri modelli.

UN GIORNO CON I PICENI

Tra il IX e il X secolo a.C. una nuova popolazione di guerrieri, commercianti, allevatori e pastori venne ad abitare le colline recanatesi: i Piceni. Ma chi erano? Come trascorrevano le loro giornate? E soprattutto, perché vennero ad abitare proprio a Recanati? Osservando i reperti conservati al Museo di Recanati ricostruiremo una giornata tipo di una famiglia picena e ricreeremo, con differenti materiali alcuni degli oggetti osservati al museo.

TUTTI IN SCENA!

Chi non conosce la storia del tragico amore di Romeo e Giulietta? Recanati è la città natale del celebre tenore Beniamino Gigli che ha interpretato il ruolo di Romeo in numerose opere, con vari allestimenti e costumi. All’interno della splendida cornice del Teatro Persiani si osserveranno i diversi costumi indossati dal tenore nel corso della sua lunga carriera e in particolare quelli usati per interpretare lo sfortunato innamorato. Dopo una breve introduzione all’opera lirica e ai personaggi più famosi che ne prendono parte, si realizzeranno i protagonisti delle opere con l’utilizzo di differenti materiali.

OPERE A SOQQUADRO

Un'opera d'arte si può leggere come un libro, l'importante è conoscerne l'alfabeto e aguzzare la vista! Ogni laboratorio prende in esame alcuni elementi dell’opera al fine di individuare, riconoscere e scoprire l’importanza dell’iconografia e delle simbologie utilizzate dagli artisti.
Al termine ai ragazzi verrà consegnata un’opera a soqquadro che dovrà essere risistemata o potrà essere usata come punto di partenza per un quadro originale.