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With the unmistakable silhouette of its Sanctuary and the majesty of the Apostolic Palace, Loreto immediately stands out for its beauty. The history of the Sanctuary has interlaced with the history of the city for centuries, since 1294 when tradition has it that Mary's house in Nazareth was moved there. Among the various artworks preserved at the Museo Pontificio Santa Casa in Loreto there are seven paintings by Lorenzo Lotto that used to adorn the old Cappella del Coro, some of which painted by the artist in the last years of his life, spent at the Sanctuary as an oblate in the Santa Casa: Christ and the Adulteress, Saint Michael casting out Lucifer, The Adoration of the Child, The Sacrifice of Melchizedek, The Baptism of Christ, The Adoration of the Magi and The Presentation of Christ in the Temple. Another great picture, a Saint Christopher and the Child with Saints Roch and Sebastian can be admired in the Basilica della Santa Casa.
Il Museo – Antico Tesoro della Santa Casa è situato nei piani superiori del braccio occidentale del monumentale Palazzo Apostolico, che si articola a sinistra e di fronte alla Basilica, caratterizzato da un imponente porticato e da un loggiato soprastante, d’ordine dorico al pianterreno e ionico al piano superiore.La sede museale conserva un vasto ed eterogeneo patrimonio di arte e di fede proveniente dalla Basilica o donato alla Santa Casa nel corso dei secoli.
Fra le varie raccolte d’arte conservate presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa, segnaliamo le nove tele di Lorenzo Lotto (1480-1556ca) che decoravano, in gran parte, l’antica Cappella del Coro, alcune delle quali eseguite dal pittore negli ultimi anni della sua vita, conclusasi presso il Santuario lauretano, come oblato della Santa Casa.
Inoltre, dipinti su tavola o tela, quasi tutti a carattere religioso, che ornavano gli altari della Basilica, la maggior parte realizzati nella seconda metà del secolo XVI, le due prestigiose collezione di maioliche da farmacia, uscite da botteghe urbinati nei secoli XVI e XVII, in uso presso la Spezieria della Santa Casa, i dieci arazzi fiamminghi realizzati nel 1620-1624 su cartoni raffaelleschi (sec.XVII), lo splendido arredo d’altare in corallo di manifattura trapanese (sec XVI – XVII), collezioni d’arte contemporanea, immagini e oggetti di pietà popolare.