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Ambientata in un interno domestico, la scena si compone attraverso sguardi di intesa e mani che si cercano.
Una tenda verde isola 4 figure femminili in cui spicca la commovente gravidanza della vecchia Elisabetta che risponde all’interrogativo della giovane cugina sollevando lo sguardo e le mani al cielo in segno di accettazione della insondabile volontà divina di cui le due donne sono consapevoli strumenti.
Un solo uomo compare nel quadro, Zaccaria, posto sul limite della porta a sottolineare la sua estraneità ad un universo femminile regolato da leggi e cadenze proprie.
Sulla mensola una natura morta semplifica per valori simbolici l’assunto dottrinale dell’opera: il vaso ( Maria) contrapposto all’arancia (simbolo del peccato originale e dunque di Eva); la zucca come prefigurazione della morte e della resurrezione; gli oggetti per scrivere la storia di Cristo (Nuovo Testamento) in contrapposizione alla pergamena (Vecchio testamento).
Nella lunetta l’Annunciazione introduce il tema del contatto con il divino e del significato ultimo che esso imprime al destino dell’umanità.